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Crescita personale attraverso l'empatia
Scopri il tuo potenziale relazionale
Quando parliamo di empatia, spesso pensiamo sia qualcosa di innato. Qualcosa che o ce l'hai o non ce l'hai. Ma la verità è diversa – l'empatia si coltiva, si affina, si pratica ogni giorno.
Il nostro programma nasce da anni di lavoro con persone che volevano capire meglio gli altri. E sé stessi. Non offriamo formule magiche né trasformazioni istantanee. Offriamo strumenti concreti, spazi di riflessione e la possibilità di esplorare come ci relazioniamo davvero con chi ci circonda.
Ogni partecipante arriva con la propria storia. Alcuni cercano di migliorare le relazioni lavorative, altri quelle personali. Quel che hanno in comune? La volontà di ascoltare in modo più profondo.
Ogni fase costruisce sulla precedente. Non si tratta di moduli rigidi, ma di tappe che rispettano i tuoi tempi e le tue esigenze personali.
Prima di capire gli altri, dobbiamo capire noi stessi. Questa fase esplora come reagiamo abitualmente nelle conversazioni, quali filtri usiamo quando ascoltiamo, e dove tendiamo a proiettare le nostre aspettative. Attraverso esercizi pratici e momenti di auto-osservazione, iniziamo a vedere pattern che prima erano invisibili.
Ascoltare davvero è più difficile di quanto sembri. Qui impari tecniche concrete per essere presente nelle conversazioni senza giudicare, interrompere o formulare risposte mentre l'altro sta ancora parlando. Lavoriamo sulla capacità di fare domande che aprono invece di chiudere, e su come creare spazi sicuri per l'espressione autentica.
Quando le conversazioni diventano intense, è facile chiudersi o reagire difensivamente. In questa parte del percorso esploriamo come restare aperti anche quando l'altro esprime rabbia, dolore o frustrazione. Come riconoscere i nostri trigger emotivi e come gestirli senza scollegarci dalla relazione. È la fase più sfidante ma anche la più trasformativa.
Le competenze che sviluppi qui vanno praticate ogni giorno. Quest'ultima fase ti aiuta a integrare quanto appreso nelle tue relazioni reali – con colleghi, familiari, amici. Creiamo strategie personalizzate per mantenere la pratica nel tempo e affrontiamo le situazioni specifiche che incontri nella tua vita.
Non seguiamo un manuale standard. Ogni programma si adatta alle persone che partecipano, perché ogni gruppo porta dinamiche uniche e domande diverse.
Lavoriamo con massimo otto persone alla volta. Questo permette di creare uno spazio dove ognuno ha voce, dove le dinamiche si possono osservare da vicino, e dove emerge la fiducia necessaria per esplorare territori emotivi delicati.
Nei gruppi grandi è facile nascondersi. Nei nostri, ogni presenza conta e contribuisce al processo collettivo. Le sessioni si tengono in presenza per favorire quella qualità di connessione che online è difficile replicare.
La teoria ha il suo posto, ma l'empatia si impara facendo. Usiamo role-play, simulazioni di conversazioni difficili, esercizi di osservazione non verbale. Può sembrare scomodo all'inizio – e spesso lo è – ma è proprio uscendo dalla zona comfort che si cresce.
Ogni esercizio viene seguito da momenti di riflessione collettiva dove esploriamo cosa è emerso, quali resistenze abbiamo incontrato, cosa abbiamo scoperto su noi stessi e sugli altri.
Oltre agli incontri di gruppo, ogni partecipante ha accesso a tre sessioni individuali. Questi spazi uno-a-uno permettono di lavorare su sfide specifiche, su blocchi personali che emergono durante il percorso, o semplicemente su domande che preferisci non portare nel gruppo.
Non siamo qui per darti risposte pronte. Siamo qui per aiutarti a trovare le tue, esplorando insieme il territorio emotivo che stai attraversando con curiosità e senza giudizio.
Il programma dura dieci settimane, ma il percorso non finisce lì. Chi partecipa entra a far parte di una comunità di pratica che si ritrova mensilmente per continuare a coltivare le competenze sviluppate. Questi incontri non sono obbligatori ma fortemente consigliati.
Molti partecipanti ci dicono che questi momenti di "manutenzione" sono preziosi quanto il programma iniziale. Permettono di portare nuove sfide, condividere progressi, e ricordarsi che l'empatia non è una meta ma una pratica continua.
"All'inizio ero scettica. Pensavo di saper già ascoltare bene. Poi ho capito quanto spesso interrompessi, quanto velocemente giudicassi, quanto poco spazio lasciassi davvero agli altri. Oggi le mie conversazioni hanno una qualità diversa. Più profonda. E questo ha cambiato anche come mi sento nelle relazioni."
"Il gruppo è stato fondamentale. Vedere come altri affrontavano sfide simili alle mie mi ha fatto sentire meno sola. E gli esercizi, anche quando erano difficili, mi hanno insegnato cose su me stessa che non avrei scoperto altrimenti."
"Le sessioni individuali mi hanno aiutato a lavorare su aspetti che non avrei voluto condividere nel gruppo. Avere entrambi gli spazi – quello collettivo e quello privato – ha reso il percorso molto più efficace per me."